Biologico e sostenibilità: un mito da sfatare

La Senatrice a vita Elena Cattaneo

La Senatrice a vita Elena Cattaneo diviene protagonista di uno scambio epistolare con Michele Serra, pro-biologico. Gli spunti nati dalla sua analisi possono però servire come documento di riferimento per chi ancora crede che “bio è meglio”. Perché è tutto tranne che così…

Il mantra è sempre quello: il bio più salutare, il bio più buono, il bio più sicuro, il bio amico dell’ambiente, il bio come agricoltura sostenibile.

Insomma, “Biologico über alles“. Ma cosa succederebbe se tutta l’agricoltura mondiale si convertisse al bio? Salveremmo il Pianeta dalla cattiva agricoltura intensiva, o lo affonderemmo definitivamente? Produrremmo cibo per tutti o vedremmo crollare la sicurezza alimentare globale? Ci basterebbe la terra attualmente coltivata o dovremmo disboscare ancora più foreste? Diminuiremmo davvero le emissioni di gas serra, oppure daremmo la spallata finale all’atmosfera e al clima?

Tutte domande che trovano risposte nella missiva inviata a Michele Serra, giornalista e scrittore, dalla Senatrice a vita Elena Cattaneo, scienziata di fama mondiale innamoratasi di agricoltura e decisamente indisponibile a lasciar correre lo story telling delle lobby filo-biologiche.

Nel testo si toccano molteplici aspetti della narrazione di marketing del biologico, mettendone a nudo diverse imbarazzanti verità inconfessate. Una ricca bibliografia rende solido il documento, redatto attingendo le informazioni da un corposo team di esperti, di ricercatori e di docenti del settore agricolo. Perché nessuno è sufficiente di per sé per affrontare un argomento così vasto come quello in cui Elena Cattaneo ha mosso i suoi passi decisi.

Per comprendere quanto vi sia di vero in ciò che narrano le lobby bio e quanto di fantasioso, quindi, potete utilizzare il riferimento al link di seguito allegato.

Vai al documento di Elena Cattaneo sul biologico

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