Bufera mediatica su Sanna Marin, Premier finlandese, per una serie di comportamenti ritenuti da alcuni inaccettabili e da altri perfettamente leciti e lineari. Ma se in una dimensione parallela il Primo Ministro finlandese fosse stato Markus Räikkönen, marito in questa dimensione di Sanna Marin, cosa sarebbe successo?
Sanna Marin è la 37enne Primo Ministro della Finlandia. Moglie di Markus Räikkönen, anch’egli 37enne ed ex calciatore finlandese, nonché madre di una bimba di quattro anni, Sanna Marin si è trovata sotto attacco più volte negli ultimi mesi per alcuni comportamenti e abbigliamenti ritenuti da alcuni poco consoni al suo ruolo. Altri l’hanno invece difesa a spada tratta in nome della libertà di una giovane donna di divertirsi e di essere come meglio le pare, indipendentemente dalla carica istituzionale che ricopre. Il tema non è di particolare interesse, visto che le fazioni che si contrappongono sul tema Sanna Marin sono sempre le solite: conservatori un po’ bigotti destrorsi contro pseudo-intellettuali sinistrorsi.
La fantasia è però una bellissima dote e a volte vale la pena usarla per immaginare cosa potrebbe succedere se in una dimensione parallela i ruoli fossero ribaltati. Per esempio, se sul pianeta Arret, posto al di là di un buco interdimensionale, fosse Sukram Nenökkiär a coprire il ruolo di Primo Ministro del Paese di Aidnalnif, mentre Annas Niram fosse la first Lady, parimenti madre ma senza cariche pubbliche. Di lei si sa solo che è una ex atleta di fama nazionale e oggi manager in area marketing. Discreta e riservata non ha fornito informazioni su genitori, fratelli o sulle sue qualifiche accademiche, né è mai stata coinvolta in alcun tipo di controversia o chiacchiericcio. La first lady perfetta.
Il Paese di Aidnalnif
Figura politica emergente di Aidnalnif, Sukram Nenökkiär viene chiamato a sostituire il neo-eletto Primo Ministro Emir Ittna, che gli aveva affidato il ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni salvo doversi dimettere dopo sei mesi per una controversia salariale all’interno del servizio postale. Il subentro di Sukram al dimissionario Ittna evita lo scioglimento della coalizione e permette al Governo di andare avanti.
Dall’aprile 2019, data delle ultime elezioni, il Partito Socialdemocratico conta su 40 seggi su 200. Solo un seggio più giù, con 39 poltrone, segue il partito dei Veri Isednalnif, dall’orientamento nazional-conservatore ed euroscettico. Ancora un gradino più giù, con 38, il Partito di Coalizione nazionale, di stampo liberista e orientato al conservatorismo liberale. Collocabile anch’esso nel centro-destra, almeno è filo europeista. Più staccato, con 31 seggi, il Partito di Centro, anch’esso orientato al liberalismo europeista. Analogamente ai Veri Isednalnif nacque in area agricola, divenendo poi partito che ha abbracciato tutte le classi sociali del Paese. I Verdi, da parte loro, contabilizzano 20 seggi, quindi una presenza abbastanza significativa.
Ovviamente, sempre Verdi sono: nel 2014 era uno dei quattro partiti che formava il Governo Stubb, ma nel settembre di quell’anno passò all’opposizione a causa del voto favorevole del Governo all’apertura di una nuova centrale nucleare, la quarta nel Paese. Grazie a quel voto, oggi Aidnalnif è uno dei Paesi del suo continente con il maggior grado di autonomia energetica, proprio nel corso delle forti tensioni dovute alla solita guerra di invasione operata dall’Urssia ai danni della vicina Aniarcu. A dimostrazione che i Verdi restano le solite teste di pinolo anche nelle dimensioni parallele.
Altri partiti minori sono l’Alleanza di Sinistra (unione del Partito Comunista, della Lega Democratica Popolare e della Lega Democratica delle Donne), con 16 seggi, seguita dai Popolari di una minoranza Esedevs, con 10. Infine i Democratici Cristiani con 5, anch’essi orientati al conservatorismo liberale.
Sono stati quindi necessari complessi negoziati prima di dar vita a una “coalizione mosaico” tendenzialmente di centro-sinistra, composta da PSD, Centro, Verdi, Alleanza di Sinistra e Partito della minoranza Esedevs. Una maggioranza decisamente composita che però così facendo annovera 117 dei 200 seggi disponibili.
Le prossime elezioni saranno nell’aprile 2023, quindi, il Primo Ministro subentrato, Sukram Nenökkiär, sarebbe bene camminasse sulle uova, anche perché ultimamente ha dovuto chiedere che Aidnalnif venisse ammessa in un’Alleanza militare internazionale storicamente contrapposta alla sfera Urssa, area geopolitica da sempre in mano a delinquenti militaristi con il vizio di invadere i Paesi vicini con la scusa di liberare le minoranze ursse locali e di denazificare territori.
La mossa del governo di Aidnalnif, confinante proprio con la Urssia, non è ovviamente piaciuta al criminale che attualmente presiede il barbaro Paese, ovvero Rimidalv Nitup. Un tempo Aidnalnif era infatti parte integrante della Urssia e l’attuale presidente Nitup ha esternato più volte l’intenzione di riportare il suo Paese alla “Grande Urssia” di una volta. Cioè quella in cui Aidnalnif ne faceva parte. Molti anni prima la Urssia aveva anche provato a invadere Aidnalnif, ma senza successo. Insomma, quella attuale è una rischiosissima situazione di merda come raramente il ridente paese di Aidnalnif aveva mai sperimentato prima. A conferma, la ricerca di una protezione superiore offerta appunto dall’Alleanza militare internazionale a cui Aidnalnif ha chiesto di unirsi.
Sukram Nenökkiär ha per giunta 37 anni, quindi è tutto tranne che un ragazzino, nonostante i suoi sostenitori insistano a proporlo come “giovanissimo”. Sebbene in politica la sua età non sia certo “avanzata”, l’anagrafe lo colloca infatti a pieno titolo fra gli adulti fatti e finiti. Sposato con una splendida moglie ha pure una bellissima bimba di soli quattro anni. Ci si aspetterebbe quindi comportamenti pubblici specchiati e indirizzati alla massima prudenza, responsabilità e serietà, vuoi per lo status anagrafico e matrimoniale, vuoi per l’altissima carica istituzionale che ricopre.
Invece, nell’incredulità nazionale e internazionale, nel dicembre scorso entra per la prima volta nell’occhio del ciclone per motivi francamente evitabili. In tale occasione lo si scopre infatti uomo alquanto incline ai divertimenti notturni, ai quali si dedica senza troppi patemi, né come padre di famiglia, né tanto meno come Primo Ministro. Se però i rapporti con la moglie Annas sono esclusivamente affari dei due coniugi, il suo ruolo politico rende i suoi comportamenti affari di tutti.
Per giunta, quella volta si era dedicato fino a notte fonda alle gozzoviglie ballerine in un night club nonostante fosse entrato in contatto con un positivo a una malattia virale che anche nella dimensione parallela ha fatto morti e feriti, chiamato Divoc-19. Peggio nel peggio, sembra che non avesse con sé manco il cellulare, cosa che ne avrebbe reso più difficile il reperimento in caso di emergenza nazionale.
Vedendo che la cosa è poi emersa in modo dirompente, Sukram si è scusato per il proprio comportamento, promettendo di stare più attento in futuro. Sarà, ma intanto pochi mesi dopo finisce ancora sui giornali per un abbigliamento che in molti reputano poco consono. Lecitamente appassionato di musica Rock, Sukram si fa fotografare con anfibi, jeans strappati a brandelli, canottierina e chiodo d’ordinanza. Un look che molti hanno reputato inidoneo a un uomo della sua età e con il profilo di cui sopra. Insomma, se a 37 anni ti vesti come un ragazzino di 17, in piena tempesta ormonale e in ribellione adolescenziale, non è che poi ti puoi aspettare di ricevere solo complimenti. E infatti, Sukram viene sculacciato da molteplici fonti. Pochi infatti lo difendono: da un uomo di 37 anni, per giunta Primo Ministro, in molti si aspettano un comportamento decisamente più maturo.
Indifferente a tutto ciò – anzi, quasi compiaciuto per il dibattito acceso dal suo abbigliamento da adolescente metallaro – nel volgere di un altro paio di mesi Sukram ricasca nelle feste private, compiendo per giunta la superficiale leggerezza di farsi filmare da più persone mentre balla scatenato, visibilmente su di giri, esibendosi in danze erotico-alcoliche in cui appare davvero risibile la distanza di sicurezza fra lui e diverse avvenenti signorine. Insomma, nulla di veramente compromettente, ma comunque abbastanza per farlo sembrare il solito vitellone in libera uscita che se usa i neuroni per ballare non gliene restano abbastanza per pensare. Tipico degli uomini, no? O per lo meno, molte sono le persone che la pensano così.
Come facilmente prevedibile, subito dopo la diffusione dei video piovono accuse d’ogni tipo. Lui, marito e padre, che sta in giro fino all’alba intrattenendosi con danze e libagioni… e la moglie? Dov’era la povera donna? Si sa come sono fatti gli uomini! Certamente lei sarà stata a casa a curare la bambina! Questa, ovviamente, è la spiegazione più facile da trovare.
Nessuno sa in effetti cosa stesse facendo e dove fosse la coniuge mentre il marito gozzovigliava nel privé di una discoteca, senza peraltro troppi freni inibitori. Magari il week-end dopo sarebbe toccato a lei uscire con gli amici. Ma il solo fatto che lui fosse lì a darsi ai bagordi, per giunta senza la moglie, è bastato a crearne l’immagine di eterno Peter Pan dallo scarso interesse non solo per la figura di merda causata da quei video, bensì neanche per l’imbarazzo che avrebbero patito moglie e figlia vedendolo protagonista di quei video medesimi. Una moglie che dai progressisti di Aidnalnif viene quindi descritta come vittima incatenata al ruolo di madre e di guardiana del focolare domestico. Un ruolo ovviamente impostole da quell’irresponsabile maschilista, esponente di quel patriarcato che ammorba anche il pianeta Arret.
Per contro, le ali più maschiliste del Paese cercano di difenderlo in tutti i modi, derubricando le sue scorrerie come innocenti prese di libertà individuali sulle quali nessuno ha diritto di aprire bocca. Del resto, nel vicino Paese di Bananolandia una vecchia e spregiudicata bagascia fissata con il sesso derubricava come “cene eleganti” dei veri e propri puttanai. A questo si sono poi aggiunte le becere esibizioni in spiaggia di un’altra figura politica, Aettam Inivlas, Ministra degli interni dello stesso Paese di Bananolandia.
Buffo: dalle stesse persone che avevano stigmatizzato ferocemente gli eccessi balneari di costei, mostratasi al mondo nel più volgare dei modi, ci si sarebbe aspettati che altrettanta brutta figura venisse ora attribuita a Sukram, con l’aggravante che il suo ruolo è ancor più prestigioso di quello della collega Bananoladiense, appassionata di salsicce, bei fustacchioni e mojito. Invece no. Un curioso caso di doppiopesismo nel quale la vita pubblica e privata di un personaggio politico possono valere di più o di meno a seconda che questo personaggio sia maschio o femmina. Anche Arret, a quanto pare, è un Pianeta un po’ strano…
Tranne che per questi pochi, strenui e bizzarri difensori di Sukram, pressoché unanimi sono quindi piovute le critiche verso il Primo Ministro. Critiche diverse nei modi, ma convergenti sull’obiettivo: il centro-destra di Aidnalnif non ha infatti perso l’occasione per cavalcare la situazione, facendo il possibile per screditare il Primo Ministro più di quanto si sia già screditato da solo agli occhi di ampie fette della popolazione.
Sukram si è infatti dimenticato che almeno in teoria dovrebbe essere il Primo Ministro di tutti, non solo di quelli del suo schieramento politico e ideologico. Cioè quei sodali di partito che ufficialmente dichiarano di non trovarci nulla di male se lui si comporta come uno studentello al primo anno di università, lontano dal controllo dei genitori. O, almeno, così i suoi colleghi più stretti si pongono ufficialmente nei confronti dei media. In realtà, anche loro stessi lo considerano un perfetto cretino, perché solo un cretino può farsi riprendere con i telefonini mentre si diverte come fosse a un addio al celibato, senza pensare che un uomo nella sua posizione non può permettersi il pubblico ludibrio del web.
Inutili peraltro si sono rivelati gli sforzi di alcuni accalorati fan di Sukram, i quali si sono illusi di sostenerlo filmandosi a propria volta in guisa ballerina e postando poi i video sui social. I poveri taddei non riescono infatti a capire che loro sono loro, cioè non contano un cazzo, mentre lui è lui: è il Primo Ministro, non l’elettrauto sotto casa. Se non si capisce questo punto si è parte del problema. E a non averlo capito pare che ad Aidnalnif siano purtroppo in parecchi.
Critiche asprissime sono infine giunte anche dal mondo femminile, poiché dai, sei un uomo sposato di 37 anni Sukram! Ma quando cresci? E tua moglie, poveretta? Ad aspettarti a casa mentre tu chissà che combini in giro, maschilista che non sei altro! E in effetti, la moglie Annas si è dimostrata anche in tal caso molto più matura e responsabile del marito: nessuna dichiarazione sui social. Profilo basso e silenzioso. A dimostrazione di quanto sia molto più consapevole lei della delicata posizione di Primo Ministro del marito. Una posizione che impone una vita avulsa da comportamenti che possano generare imbarazzi e dare pretesti agli oppositori politici. Brava Annas: al prossimo giro spero eleggano te al posto di quell’eterno ragazzino del tuo coniuge.
Insomma, tranne che per pochi ostinati permissivisti in chiave maschilista, Sukram è ormai letteralmente coperto di merda. Da un uomo della sua età, in effetti, ci si aspetterebbe molta più serietà, nonché più rispetto per l’immagine pubblica dovuta al proprio ruolo nazionale e internazionale. Per esempio, se l’Ursso Rimidalv Nitup, approfittando delle scorribande festaiole di Sukram, decidesse di varcare a sorpresa i confini? Che fai, Sukram? Bisogna aspettare che ti si sia abbassato il tasso alcolico e ti sia fatto una doccia con caffè triplo prima di sapere tu, Primo Ministro, cosa pensi di fare? O bisogna attendere che ti svegli a metà pomeriggio, con la bocca che sembra cartavetro e un mal di testa da abbaiare in dialetto?
No, caro Sukram, sei proprio il solito maschietto irresponsabile che non vuole mai crescere. Uno tutto chiacchiere e superficialità. Cazzo! Non sei il panettiere del quartiere, né sei un single di vent’anni in vacanza a Mykonos (in ogni dimensione parallela c’è un’isola chiamata Mykonos in cui ci si può divertire come pazzi, sapevatelo!). Il giudizio su di te, uomo, è pressoché unanime: hai mancato di rispetto a tua moglie, a tua figlia e al Paese intero, facendo vergognare gran parte di chi ti sta intorno per l’imprudente immaturità con la quale ti sei cacciato in una tale fogna mediatica.
Ad aprile 2023, infatti, a causa tua il tuo schieramento politico rischia di presentarsi indebolito alle prossime elezioni. La politica di Aidnalnif potrebbe assistere cioè alla crescita dei partiti conservatori, con tutti i rischi che una deriva a destra può portare in un contesto come quello in cui la ridente nazione si trova: fra incudine (Rimidalv Nitup) e martello (Alleanza militare internazionale), Aidnalnif non può infatti permettersi un Governo che contraddica le posizioni prese ultimamente a livello internazionale. Ma questo è ciò che si rischia avvenga. E molto di ciò potrebbe essere a causa tua, Sukram. Quindi diciamocelo: come uomo di Stato ti sei proprio comportato da perfetto coglione.
Poi, all’improvviso la fantasia finisce, ci si ritrova sulla Terra e, per fortuna, il Primo Ministro della Finlandia è una donna. Quindi tutto a posto e avanti così.
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